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Taleggio DOP

Aspetto fisico ed altre caratteristiche

Forma: parallelepipeda, quadrangolare, con facce piane di cm. 18-20 di lato e con scalzo diritto con altezza di cm. 4-7.

Peso: variabile da 1,7 a 2,2 kg

Pasta: morbida, fondente in bocca, senza o con piccole occhiature distribuite nella pasta in modo irregolare, di colore bianco al centro della forma, paglierino sotto la crosta.

Cenni storici e zona di produzione

Il Taleggio veniva denominato “stracchino” sin dall’inizio del ‘900, termine che deriva dal dialetto lombardo “strache” riferito alle vacche affaticate dopo la transumanza dall’alpeggio alla pianura. Dal 1920  prende il nome di taleggio dall’omonima Valle Taleggio.Il Taleggio è stato riconosciuto con D.P.R. 30 ottobre 1955, n. 1269, a Denominazione Tipica, a Denominazione di Origine con D.P.R. 15 settembre 1988, e nel 1996 ottiene la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) con Reg CE 1107/1996.

Viene prodotto in Lombardia nelle province di Brescia, Bergamo, Cremona, Como, Lecco, Lodi, Milano e Pavia, in Piemonte nella provincia di Novara, e nel Veneto in quella di Treviso.

Tipo di formaggio

E’ un formaggio ottenuto da latte vaccino intero, quasi sempre pastorizzato, a pasta molle e crosta lavata.

Gusto e aromi

Una crosta dal caratteristico odore, forte deciso e persistente di cantina e di umida grotta, racchiude un cuore tripudio di dolcezza e cremosità condite da una leggiadra vena acida che, varcata la soglia del primo impatto, offre nostri sensi lo scrigno degli aromi che spaziano dal latte cotto al burro tostato, al fieno autunnale, alla nocciola ed al fungo di bosco fino all’inconfondibile e sotterraneo tartufo, sia nella versione più antica, leggermente gessosa che in quella moderna più cremosa, dolce e quasi ruffiana.