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Bella Lodi Oro

Socio: Ivan Pozzali

Aspetto fisico e caratteristiche

  • Forma: cilindrica con facce piane con scalzo leggermente convesso.
  • Peso della forma: variabile da kg 33 a kg 38.
  • Aspetto esterno: crosta dura e liscia; trattata in superficie di colore giallo oro.
  • Pasta: dura con struttura finemente granulosa di colore bianco o paglierino chiaro.
  • Sapore: dolce e non piccante

Cenni storici e zona di produzione

A partire dai secoli X e XII,  grazie alla bonifica degli aquitrini e il conseguente incremento della coltivazione foraggera nella pianura padana si ebbe uno sviluppo consistente dell’allevamento dei bovini da latte, grazie agli interventi promossi dai monaci Cistercensi di Chiaravalle.

L’aumento giornaliero della produzione di latte cominciò a determinare eccedenze rispetto al consumo giornaliero; per conservare più a lungo il formaggio si iniziò a sperimentare una tecnologia innovativa che prevedeva la cottura del coagulo del latte.

Nacquero così come citati nel  “Summa lacticinorum” del medico italiano Pantaleone da Confienza (1477), il “grana piacentino”  ed il “granone Lodesano” che divennero ben presto i  formaggi più famosi d’Italia.

Verso la metà del 1900 con la rimozione dei prati a marcita cessò anche la produzione del formaggio che ne derivava. Senza marcite e senza trifoglio non è possibile ricreare quella microflora batterica che produce la peculiare fermentazione lattica per cui era famoso il Granone Lodigiano

Negli anni ’50 il lodigiano Gianni Pozzali rileva coi suoi fratelli il caseificio del Cavalier Bonizzoni dando un notevole impulso  alla loro attività di produttori di Grana Lodigiano iniziata molti anni prima in un piccolo caseificio esistente da tempo immemore alle porte di Lodi, dove già avevano riscosso i primi successi caseari con il loro Grana con la crosta nera. Sotto la guida di Gianni Pozzali il nuovo caseificio si amplia più volte fino a raggiungere rinomanza internazionale. Esso si impone all’attenzione per la valorizzazione del latte del territorio, sino alla affermazione del prodotto di punta di questa storia ormai centenaria, la specialità casearia “Bella Lodi®” che ripropone, dopo un lungo oblio, la maggiore specialità casearia della zona, il cosiddetto Grana Lodigiano, che sfoggia accanto al nuovo nome la sua tradizionale livrea nera.  Il latte proveniente da circa trenta aziende agricole del cremasco e del lodigiano arriva fresco e crudo sette giorni su sette per essere trasformato in ottimo formaggio grana, che grazie alla lunga stagionatura esalta al massimo la cremosità della pasta. Il manto si riveste per l’occasione di una cappatura d’oro, per segnalarne lo status raggiunto.

Gusto ed aromi

Tuffarsi nel latte cotto ancora tiepido, nei fieni odorosi di fine estate, nei primi fiori autunnali ed emergere in una dilagante  dolcezza, negli aromi forti e maturi venati da un appena accennata aura di frutta tropicale, di ananas e bergamotto, per poi perdersi in distese di nocciole e noci fresche, e questo ad ogni scaglia di questo stupendo formaggio che fonde e inebria il nostro palato.

Affondare poi in un mare di spezie nel calore del pepe ancor fresco, come freschi sono gli accenni agrumati e naufragare in una delizia senza fine per il palato e per la gola, confidando che nessuno venga mai a salvarci.

 

Accompagnamento

Il bouquet viene esaltato da vini secchi e minerali o da spumanti metodo classico, specialmente se da sole bacche bianche (Blanc de Blanc)