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Dolce Capriziola

Socio: Aldo Carozzi

Produttore: Carozzi Formaggi srl

Zona di produzione: Valsassina, Pasturo (Lc)

Categorie formaggio : Latte di capra, pastorizzato, intero. Pasta molle, semistagionato, coagulazione presamica. Erborinato, stagionatura 60 giorni

Aspetto fisico ed altre caratteristiche

  • Forma: cilindrica
  • Peso: 8 kg (valutazione organolettica eseguita su ¼ di forma)
  • Aspetto esterno: la crosta è asciutta, morbida, rugosa e fiorita di varie muffe. Queste donano un mix di colori alla crosta del formaggio: su base giallo paglierino carico si sviluppa grigio, marrone, ocra e qualche sfumatura arancione.
  • Aspetto interno: la pasta è avorio uniforme, presenza di erborinatura verde intenso in brevi tratti grigia. La distribuzione della muffa è abbastanza uniforme, localizzata lungo le agature. La struttura è cremosa, particolarmente nei pressi dell’erborinatura. Umida, untuosa, liscia fatta eccezione per l’erborinatura che si presenta consistente, ma tenera e deformabile

Cenni Storici e Curiosità:

Esperienza e rispetto della tradizione con lo sguardo volto al futuro. Queste le basi su cui, Carozzi Formaggi, realizza le sue opere casearie. Il dolce Capriziola è la sintesi di questo concetto, un formaggio a latte di capra, tradizionalmente la prima lattifera il cui latte è stato trasformato in formaggio, ma utilizzando moderne e attente tecniche casearie.

Il risultato è un formaggio sorprendente alla vista e non solo. Versatilissimo, il Dolce Capriziola, lo gusti come aperitivo o fine pasto, in purezza o ad impreziosire le tue ricette più sfiziose.

Tecniche di lavorazione

Il latte di capra viene pastorizzato e inoculato di Pennicilium Roqueforti. Il caglio utilizzato è liquido di vitello, ottenuta la cagliata questa viene rotta a taglio grosso, in gergo “a noce”. Viene posta negli stampi e dopo la stufatura, salata a secco. Dopo 60 giorni di stagionatura il Dolce Capriziola è pronto per essere gustato.

Gusto e profumi

il Dolce Capriziola è un formaggio irresistibile!

Poter avvertire la molle struttura sotto il suo involucro, sollevarlo e notare lo sforzo che la pasta fa per “stare in piedi” e osservare le lucide gocce cremose intervallate dall’erborinatura verde brillante farà crescere attimo dopo attimo il desiderio di assaporarlo.

I profumi ricordano la panna e il fungo scuro ma fresco, non secco, e note di umido sottobosco.

La capra la scovi fra gli aromi dove si riconferma tutto: la panna, il sottobosco, il porcino fresco e la leggerissima nota animale.

I quattro sapori sono tutti presenti, emerge prima il dolce, per dare spazio dopo qualche secondo al salato medio e un pizzico di acidità, termina con l’amaro leggero presente grazie all’erborinatura. Un accenno di trigeminale piccante rende l’assaggio più vivace.